Affreschi che possono essere visti nella chiesa di Rofrano

Arte e pittura a Rofrano: cosa vedere

Un affresco contemporaneo nella chiesa medievale di Rofrano racconta i miracoli e la storia di San Nicola, tra fede, arte e leggenda

A Rofrano, nella chiesa parrocchiale di San Nicola di Mira, struttura medievale a tre navate, è possibile ammirare l’affresco a sinistra dell’altare. L’opera è stata realizzata dall’artista Noralisa Speranza, di origini rofranesi.

In questo ciclo pittorico, dai colori vivaci e brillanti, viene rappresentato San Nicola. E’ una figura apparentemente avvolta nel mistero, ma le ricerche archeologiche dimostrano il contrario: lui è realmente esistito, nacque a Patara nel 270 e fu vescovo di Myra, in Licia nell’attuale Turchia. Il suo nome compare in alcune delle antiche liste dei partecipanti al primo Concilio di Nicea (325), una riunione di tutti i vescovi della Chiesa cristiana.

L’affresco è suddiviso in quattro sezioni:

Prima sezione

Nella prima l’artista dipinge il Santo mentre sta compiendo un miracolo con le mani rivolte verso la botte, all’interno della quale sono inserite tre giovani donne. Il Santo viene raffigurato con la barba grigia e lunga e un abito color dorato, mentre, alle sue spalle, si intravede un bosco.

Seconda sezione

Nella seconda sezione a sinistra è raffigurata una delle leggende più note legate a San Nicola. Il Santo avrebbe salvato tre fanciulle povere, destinate alla prostituzione, facendo scivolare in casa una dote. Secondo la leggenda, Nicola lanciò segretamente borse d’oro dalle finestre delle sorelle in tre notti diverse. Con questo gesto salvò le giovani da un destino senza speranza. L’artista Noralisa rappresenta la scena con le tre sorelle addormentate in un letto matrimoniale. Il padre è seduto su una sedia, come a proteggerle, ma fu lui a spingerle verso la prostituzione.
Nicola è raffigurato con un’aureola giallo chiaro, mentre lancia il sacchetto dalla finestra. Questo gesto divenne il simbolo della salvezza e della speranza per le tre giovani donne.

Terza sezione

La terza sezione simboleggia il profondo legame tra San Nicola e il mare. Attraverso un’antica fonte sappiamo che un’imbarcazione veniva minacciata da onde altissime, mentre si trovava in acque aperte. Uno dei marinai, spaventato dalla tempesta, invocò il nome di San Nicola chiedendo il suo aiuto. Il vento era forte e le onde minacciose, la nave sembrava destinata a naufragare. All’improvviso, San Nicola apparve e intervenne con un gesto miracoloso. La nave, insieme all’equipaggio, fu condotta verso un porto sicuro. Le acque, prima agitate, si calmarono e tutto tornò sereno. Il miracolo confermò il profondo legame tra San Nicola e il mare.

Quarta sezione

Nell’ultima scena San Nicola è rappresentato mentre porge i regali a due bambini. L’atmosfera è natalizia, quasi fiabesca, lui è davanti a un alloggio, si intravede un albero innavato e un fascio di legna. Questo episodio, che racconta il particolare rapporto di affetto nei confronti dei bambini, diede inizio alla leggenda di Babbo Natale.Questo ciclo pittorico è soltanto un esempio di un’opera dell’artista Noralisa Speraranza che, oltre a dipingere, restaura statue e i ritratti che le commissionano sembrano quasi fotografie in bianco e nero.

Questo affresco non è solo un’opera d’arte. Rappresenta un ponte tra passato e presente, capace di raccontare storie universali con uno sguardo locale. Un motivo in più per visitare Rofrano e riscoprirne il patrimonio nascosto.

Tutte le foto sono di @carmela-zangari

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