Il giovane rapper pugliese Kid Yugi

Kid Yugi: la denuncia sociale all’ILVA e la voce del disagio giovanile

Francesco Stasi, in arte Kid Yugi, è un giovane e talentuoso rapper originario di Massafra, una cittadina in provincia di Taranto. Conosciuto per i suoi testi densi di significato e per uno stile crudo ma poetico. Il rapper ha scelto di usare la musica come strumento di denuncia sociale, affrontando uno dei temi più drammatici del suo territorio: l’ILVA di Taranto.

Nel suo album “I Nomi del Diavolo”, pubblicato nel 2023, Kid Yugi dedica un intero brano alla gigantesca industria siderurgica che ha segnato – nel bene, ma soprattutto nel male – la storia recente della Puglia. Il brano si intitola “Ilva (Fume Scure Remix)” ed è una rivisitazione attualizzata di un pezzo precedente del rapper tarantino Fido Guido, che già anni prima aveva denunciato l’impatto devastante dell’inquinamento prodotto dalla fabbrica.

L’ILVA, oggi nota come Acciaierie d’Italia, è una delle più grandi acciaierie d’Europa.

Da oltre 25 anni, le sue emissioni di diossine, polveri sottili e metalli pesanti hanno contribuito a un aumento drammatico di tumori e malattie respiratorie. Una situazione insostenibile per la popolazione, in particolare nei quartieri più vicini allo stabilimento.

Immagine ritraente l'industria siderurgica di Taranto

Cresciuto a pochi chilometri da quella che i tarantini chiamano “la fabbrica della morte”, Kid Yugi ha vissuto da vicino il peso di questa realtà. E ha deciso di trasformare il malcontento in arte, diventando portavoce del disagio della sua generazione. Con versi duri e incisivi, racconta il paradosso di una terra costretta a scegliere tra salute e lavoro, tra dignità e sopravvivenza:

“Si vede da lontano una nuvola tossica
Una terra rossa e la mia gente che soffoca”

“Se tutto quello che ci uccide lo chiami risorsa”

“Il potere perpetra l’abuso, io mi sento stufo
Che, se combatti, un calcio in culo e poi vieni rinchiuso”

Il titolo dell’album, “I Nomi del Diavolo”, non è casuale.

Ogni traccia rappresenta una delle forme in cui si manifesta il “diavolo” nella nostra società. Per molti tarantini, l’ILVA è uno di questi demoni. E’ un simbolo di un sistema che sacrifica vite umane in nome del profitto.

Il brano ha ricevuto nuova attenzione l’8 maggio 2024, in seguito a una nuova esplosione all’interno dell’impianto. che ha generato panico e proteste tra i cittadini. Le critiche si sono concentrate soprattutto sul silenzio dei media nazionali, accusati di ignorare volutamente l’accaduto. Anche questo tema è anticipato dal brano di Kid Yugi, che denuncia il prezzo pagato da chi alza la voce:

“Che, se combatti, un calcio in culo e poi vieni rinchiuso”

Ancora una volta, la musica si dimostra megafono di chi non ha voce, e Kid Yugi, con la sua arte, dà forza a una generazione che non vuole più tacere.

Foto credit: Il Fatto Quotidiano